Attività Fisica utile e non dannosa: come misurare la Frequenza Cardiaca
Posted on | novembre 21, 2011 | 1 Comment
Facciamo un piccolo richiamo su quanto finora detto a proposito di attività fisica: questa è a tutti gli effetti una vera terapia – per di più piacevole aggiungo io – che come tutte le cure va prescritta, va programmata e quindi non può essere fatta a caso o capricciosamente. In particolare:
1) va svolta con una certa frequenza,
2) deve durare un certo lasso di tempo,
3) deve essere giustamente intensa:
- se è troppo intensa potrebbe essere dannosa,
- se è blanda, meglio di niente, ma non ci fa raggiungere gli obiettivi fissati.
Nei precedenti articoli ho illustrato i mezzi disponibili per misurare l’intensità dell’attività; essi sono:
b) il conteggio dei battiti cardiaci in un minuto (bc/m’), cioè la Frequenza Cardiaca (FC/m’),
ed ho accennato ad altri 2 metodi, vale a dire:
c) La RPE (Ratings of percieved exertion) che è una scala messa punto da Gunnar Borg,
d) la lista delle attività suddivisa per intensità: dalla più leggera alla più pesante.
Oggi cercheremo di capire come si misura la FC/m’. Ecco in sintesi.
1) Prendere il POLSO:
- Il metodo più semplice è contare i battiti cardiaci (bc/m’) a livello del polso (vedi figura): dicono che sia semplice. Non credetici, non lo è. Io, che pure di polsi ne ho presi a centinaia, mentre faccio attività non ci riesco. Perché una cosa è contare i bc/m’ stando comodamente seduti, una cosa se si è in movimento o affannati.
2) Usare un cardiofrequenzimetro (CFM):
- Questo è il metodo più semplice e sicuro, ma costa un pochino e prevede la conoscenza di un po’ di tecnologia: per i giovani smanettoni problemi non ce ne sono, agli… anzianotti daranno una mano i giovani… (almeno spero).
1) compriamoci un CFM e studiamolo o facciamocelo programmare inserendo gli intervalli di frequenza cardiaca in cui dobbiamo restare,
2) indossiamolo e andiamo: scopriremo che il CFM fa tutto da solo: se andiamo piano, ci avvisa, se andiamo troppo forte, ci avvisa lo stesso… basta seguire le indicazioni.
Dopo di che scarichiamo la traccia sul computer e avremo il piacere di vedere quello che abbiamo fatto, controllare i nostri miglioramenti ecc.
Che apparecchio usare? Rischio di fare pubblicità e forse non è corretto: non ho nessun interesse a propagandare questa o quella azienda. Però posso dire che io uso il 305 della Garmin. Meglio il 310xt, perché vi dà un computo delle calorie bruciate più preciso. Ma probabilmente c’è di meglio e a buon prezzo. So che anche gli Iphone servono allo scopo.
Ve lo assicuro. È una soddisfazione vedere i propri miglioramenti, le tracce dell’attività fatta in Google Earth, magari quando andrete al Lago di Sorapìs. Per il sentiero 215, però non il 217!
Date pure un’occhiata ai grafici che trovate in questo articolo E’ quello che ottengo con il mio CFM, ma si possono ricavare molte altre informazioni (continua).
Tags: attività fisica moderata > battiti cardiaci per minuto > cardiofrequenzimetro Garmin 305 > Cimitero dei Burci > frequenza cardiaca > grafici attività fisica > Parco del Sile > polso > zone velocità e frequenza cardiaca
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One Response to “Attività Fisica utile e non dannosa: come misurare la Frequenza Cardiaca”
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dicembre 13th, 2011 @ 09:29
Mi interessa alquanto; mi sono presa in ritardo, ma leggerò gli articoli con calma nei prossimi giorni. La mia attività fisica è la ginnastica in acqua (e la vedo dura ad usare strumenti di cui parli), ma ho in mente di riprendere a camminare ed andare in bici, perciò studierò per bene le lezioni…