Hai un po’ di colesterolo? Ti curo con il riso rosso. Peccato che non ha senso medico…(3° Articolo)
Posted on | luglio 15, 2012 | No Comments
Intanto perché di colesterolo ne abbiamo tutti un bel po’ e meno male, perché senza di esso non potremmo vivere!
Indubbiamente qualche volta ne abbiamo più del dovuto e il di più, quello che non ci serve, non ci fa neanche bene.
Poi perché bisogna smettere di parlare del colesterolo come di un qualcosa che sia poco o tanto alto: bisogna parlare di DISLIPIDEMIA, vale a dire della condizione clinica patologica, talvolta una vera e propria malattia, che in quella persona si nasconde dietro “un po’ di colesterolo.
E’ di cruciale importanza comprendere a fondo questo punto che cercherò oggi di delucidare.
Ma che cosa è esattamente questo benedetto colesterolo di cui tanto si parla? Beh, lo trovate dappertutto in internet, ed anche nel mio blog. Quindi aggiungo solo due parole.
Per semplicità potremmo dire che il colesterolo fa parte dei GRASSI. Credo che sappiamo tutti che cosa siano i grassi: la nostra mente va immediatamente all’olio, al burro, al grasso del prosciutto, al lardo e, perché no, a quello che abbiamo addosso specie se di troppo.
I più informati penseranno ai grassi saturi che fanno male, a quelli insaturi che fanno bene, ecc., ed i raffinati ti diranno che ci sono i trigliceridi, il colesterolo buono, quello cattivo, ma anche le Apolipoproteine, la Lipoproteina a piccola, i chilomicroni, i fosfolipidi, gli acidi grassi, ecc.
I raffinatissimi diranno:”grassi? Puah, meglio chiamarli LIPIDI”, è più elegante e il colesterolo e le altre sostanze cha abbiamo elencato prima non sono altro che “frazioni”, particelle lipidiche che troviamo dappertutto nel nostro organismo, compreso il sangue, dove possono essere isolate e studiate con un semplice esame di laboratorio.
Noi seguiremo i raffinatissimi e parleremo di lipidi: dunque questi sono negli alimenti, si trovano nel nostro organismo che è in grado di costruirli (VEDI FIGURA). Li troviamo nel sangue, li troviamo come componenti delle nostre cellule, degli ormoni, ecc.
Guai a non averli. Non vivremmo.
Il problema è che la quantità di lipidi che dobbiamo avere nell’organismo deve restare in certi limiti: se ne accumuliamo troppi, non va bene, diventeremmo obesi con relative conseguenze. Ma anche se ne accumuliamo pochi va maluccio: siamo allora senza o con poche riserve di energia, oltre a dover capire il perché ne abbiamo troppo poco.
I lipidi che circolano nel sangue devono restare in certi limiti anch’essi: quando una o più di tali sostanze – voglio dire di quelle sopra elencate e che entrano a far parte del gruppo “lipidi” – sono alterate allora parleremo di Dislipidemia, quindi di una modificazione patologica del nostro organismo.
A) In che cosa può consistere tale alterazione?
B) E perché dobbiamo preoccuparcene così tanto?
C) Non possiamo prenderci una pastiglia e via senza porci tanti quesiti?
D) In fondo non basta che in qualche modo mi curo, rifaccio gli esami e se nel referto di laboratorio non ci sono più “stelline” considerarmi a posto e soddisfatto?
Andiamo per ordine: se dire “un po’ di colesterolo” non va bene… richiedere “un po’ di pazienza”, e direi di attenzione, è proprio quello che ci vuole a questo punto!
Ed allora vi invito a tener per buono il concetto che il colesterolo è solo una delle tante frazioni dei LIPIDI e che se non è a posto ciò è espressione di una alterazione, chiamata Dislipidemia, talvolta anche severa.
Orbene, la dislipidemia può essere causata da vari fattori ed é evidente che se vogliamo far le cose per bene tali fattori debbono essere “accertati”, cioè individuati e definiti .
Come dire che bisogna capire:
- quante e quali frazioni dei lipidi sono alterate, perché spesso non è modificata solo la “frazione colesterolo”, ma anche altre;
- che se quindi prendessimo in considerazione solo questa faremmo, é evidente, un grave errore;
- il perché abbiamo frazioni lipidiche alterate in circolazione, e quindi che cosa lo ha determinato;
- l’entità della alterazione;
- i rischi che tale modifica comporta;
- e infine, solo dopo, se è conveniente fare una terapia e quale.
In conclusione, quello che sto cercando di illustrare è che dire: “hai un po’ di colesterolo e prenditi una pastiglietta o riso rosso o quel che sia e via” è una pericolosa banalizzazione di un problema medico che può invece essere serio e gravido di conseguenze negative a distanza.
- (continua).
Tags: apolipoproteine > classificazione dislipidemia > dislipidemia > frazioni lipidiche > grassi > un po' di colesterolo e riso rosso
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