15 Anni di Analoghi dell’Insulina e di Evoluzione della Terapia del Diabete…
Posted on | dicembre 12, 2013 | 1 Comment
…ovverosia, “l’insulina che si adatta allo stile di vita”, potrei dire come sottotitolo, avendola io personalmente così definita dopo le prime esperienze..!
Si celebra in questi giorni a Torino con un incontro medico diabetologico un evento molto importante nella storia della terapia insulinica del diabete: il 15° anno dall’arrivo della prima insulina ad azione ultrarapida, l’analogo LISPRO, la quale ha modificato in meglio le condizioni della vita, e non solo, di si chi si cura il proprio diabete con insulina[1].
Gli eventi innovativi nel corso della vita professionale
Io, per la mia oramai lunga professione di diabetologo, ho vissuto in prima persona molti eventi innovativi nel campo diabetologico, sia in quello organizzativo e “qualità delle cure” che per quanto riguarda la “pratica clinica” in senso lato. Ho così assistito negli anni ad una trasformazione integrale del modo di cura e controllo del diabete, con il paziente che ha assunto via via una maggiore rilevanza di per sé (si dice con brutta frase e brutto concetto “metterlo al centro”, come se la sua posizione potesse mai essere “di lato”).
Nel campo della pratica clinica l’insulina Lispro – Humalog del commercio – si dimostrò una innovazione forse anche superiore all’avvento delle insuline umane, tanto da lasciarci all’inizio abbastanza increduli sulla sua utilità, come dimostra il fatto che alcuni diabetologi tardarono ad usarla.
Insulina Lispro, questa sconosciuta
Ricordo ancora con una certa meraviglia che a distanza di anni dalla sua commercializzazione, e nonostante l’arrivo di prodotti simili, alcuni parlavano ancora di “trasferimento o conversione” alla Lispro dalle vecchie insuline rapide, cosa che invece a mio parere andava fatta subito, pena il privare i diabetici di una grande opportunità di cura.
Io ricordo nitidamente quel periodo di oltre 15 anni fa: quando vidi i primi grafici che descrivevano il comportamento della Lispro ne restai abbastanza sorpreso, perché a confronto l’insulina rapida-regolare umana in uso, che pure pensavamo ad azione così veloce da coprire il pasto, sembrava una insulina lenta, una tradotta, più o meno.
Erano affidabili quei grafici?
A presentarmi questo nuovo prodotto furono persone di grande preparazione ed onestà professionale, le quali a lungo mi hanno assicurato una schietta collaborazione di cui mai ebbi a pentirmi, ma tuttavia la novità era tale che era lecito prendersi tempo per riflettere e studiare.
Fummo in realtà fortunati come Centro, in quanto venimmo invitati a partecipare ad un Trial clinico nazionale – (poi pubblicato come “Italian Multicentre Lispro Study Group” [2]), e quindi potemmo con un certo anticipo valutare il funzionamento della Lispro. Noi studiammo un piccolo numero di pazienti, che fanno parte dei 1184 complessivi del trial italiano, ma immediatamente ci rendemmo conto dei vantaggi dell’usare tale insulina.
Un lavoro di gruppo
Il giorno stesso che lo studio terminò raccolsi i dati e li esaminai con il Dott. G. Bidoli (ora dedito alla cura del piede diabetico) e il dott. M. Orrasch (trasferitosi a Trento per avvicinarsi alle sue terre), con l’allora caposala R. Santantonio e con il gruppo infermieristico, che partecipava sempre, per scelta, alle discussioni scientifiche.
Decidemmo all’istante due cose:
- di fare un convegno in anteprima – probabilmente il primo in Italia con dati clinici propri – per rendere noti i nostri risultati (invitati furono G. Bolli e S. del Prato, due grandi della diabetologia italiana) e la novità a medici di famiglie e dell’ospedale;
- ci preparammo ad un passaggio tempestivo dei nostri pazienti in terapia insulinica dalla oramai vecchia alla nuova terapia, mettendo in moto i meccanismi necessari.
Non appena la Lispro fu in commercio (Humalog) ne iniziammo un utilizzo intensivo ambulatorialmente e per i pazienti ricoverati, per i quali l’indicazione all’uso era ancora più stingente e decisiva per migliorare il controllo del diabete, essenziale in situazione di malattia intercorrente. Nel giro di pochi mesi centinaia di ricoverati avevano usufruito della nuova terapia e almeno un migliaio di diabetici ambulatoriali.
Nel giro di 2-3 anni il 92% dei pazienti in trattamento nella nostra ULSS con analoghi rapidi erano quelli seguiti dal nostro centro.
Ma da dove scaturiva tanta convinzione?
Basta guardare il grafico che vedete al lato: salta evidente agli occhi la differenza di profilo glicemico se si usa l’insulina rapida normale (il confronto era con Humulin R) e l’analogo Lispro(1), senza contare il vantaggio che ne derivava sul piano pratico.
In una relazione che tenni all’Università di PD in tema di trattamento con analoghi nel 2004 una delle mie conclusioni fu:
- Immaginiamo la differenza che c’è fra il dover modulare la propria vita sul ritmo:
- dose d’insulina, attesa nei pressi della tavola per 30-45’, indi pranzo con inevitabile iperglicemia post-pasto e possibile ipoglicemia più tardi,
- ogni giorno, 3-4 volte al giorno e per sempre,
- dose d’insulina, attesa nei pressi della tavola per 30-45’, indi pranzo con inevitabile iperglicemia post-pasto e possibile ipoglicemia più tardi,
- e quest’altro ritmo:
- sedersi a tavola, valutare quello che si mangerà, decidere la dose d’insulina, somministrarla e poter pranzare dopo qualche minuto…
- … questa è la differenza fra usare l’analogo e la vecchia insulina, quindi…
Ho pensato che una selezione di quella relazione, che contiene la spiegazione del grafico e le diapositive commentate, possa essere utile il metterla a disposizione per chi ne abbia interesse[3].
Lispro fa parte di un momento importante della mia vita professionale, un momento vivo e interessante di cui serbo un bel ricordo, poiché facemmo, come gruppo di lavoro armoniosamente attivo, una cosa utile e di valore. E questo resta.
Gli anni che seguirono furono molto più duri.
[1] Lispro non è la sola insulina ad azione rapida in commercio in Italia, successivamente furono commercializzate l’ASPART e la GLULISINA (Novorapid ed Apidra). La Position Statement SID AMD SEDP sul principio di equivalenza per gli analoghi rapidi dell’insulina (2012-2013) ha stabilito che: “…ad oggi, non esistono evidenze scientifiche significative che dimostrino differenze tra le insuline glulisina (Apidra®), lispro (Humalog®) e aspart (NovoRapid®) rispetto al meccanismo d’azione e ed efficacia clinica, ma sono invece da segnalare differenze tra le insuline menzionate in termini di modalità di somministrazione, di indicazioni terapeutiche in sottogruppi di pazienti, di condizioni patologiche e di controindicazioni specifiche…”
[2] Italian multicentre study of intensive therapy with insulin lispro in 1184 patients with Type 1 diabetes. Valle D, Santoro D, Bates P, Scarpa L; Nutr Metab. 2001 Jun;14(3):126-32.
[3] I dati contenuti nella mia relazione furono a suo tempo resi noti per conoscenza comune: ringrazio nondimeno il dott. A. Paccagnella, attuale Responsabile della UO di Diabetologia dell’ULSS9 TV, che concorda con l’odierno uso.
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One Response to “15 Anni di Analoghi dell’Insulina e di Evoluzione della Terapia del Diabete…”
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dicembre 13th, 2013 @ 12:37
caro Ennio sono passato oramai 5 anni da quando come Caposala ho lasciato il mio centro antidiabetico.Non dovrei scrivere ” il mio centro” ma io sono scresciuta sia professionalmente che umanamente in questo centro. Come gruppo infermieristico di allora siamo stati fortunati ad averti come responsabile, una guida professionale preparatissima e sempre lungimirante negli studi, nella discussione dei casi.. ci hai insegnato molto. A distanza di tempo, i tuoi insegnamenti sono molto validi, attuali e specialmente hai avuto l’accortezza di farci capire quanto sia importante il nostro paziente diabetico e quanto egli stesso sia la nostra guida nel nostro agire quotidiano. Grazie anche per avermi ricordato