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dialogando sul diabete il blog di Ennio Scaldaferri

No, Nonno, nella mia scuola ci sono solo bambini…

Posted on | gennaio 3, 2012 | No Comments

Manciù, l' Ultimo Imperatore Mostra Treviso 2011-2012, Casa dei Carraresi

Manciù, l' Ultimo Imperatore, Mostra Treviso 2011-2012

Giornata dedicata al mio nipotino, oggi, con programma di un giro in città, ammirare i Presepi allestiti in Santa Maria Maggiore, pranzare e poi visitare, a Ca’ dei Carraresi, la mostra dedicata alla Cina, “Manciù, l’Ultimo Imperatore”, 4° ed ultima di una serie iniziata qualche anno fa con “La Via della Seta”.

Nel 2010 Tommaso era proprio piccolo, ma il giro nella mostra di allora lo facemmo: la dinastia dei Ming: colori, statuine e lo straordinario rotolo di seta pieno di colori e figure, tutto lo colpì molto.

Oggi, dall’alto dei suoi tre anni e mezzo, osserva e annota molte cose. Cammina ovviamente, ma ad ogni vetrina mi si rivolge con un “ma io non vedo, Nonno” ed io o la Nonna lo tiriamo su, perché possa osservare[i]. Alla fine di ogni stanza scegliamo ciò che di più ci è piaciuto e certi grandi vasi colorati con i disegni del drago e lo straordinario trono dell’Imperatore o la nave-orologio ricevono un bel punteggio.

Casa dei Carraresi, Treviso, Manciù, l'Ultimo Imperatore, dipinto di Giuseppe Castiglione, La caccia

Manciù, l'Ultimo Imperatore. G. Castiglione, La caccia

Ma poi da quel grande dipinto su seta raffigurante la cruda scena della caccia con l’arco e le frecce e la lepre che fugge più in là trafitta senza scampo, rappresentazione di un realismo e di uno splendore incredibili, resta affascinato e rattristato. “Non si fa, Nonno” dice cupo. Lo consoliamo, ma non è facile…

Alla fine guardiamo grandi figure di bambini splendidamente  vestiti, e, sottolineando il profilo dei lineamenti “vedi? Sono bambini cinesi”, dico, e aggiungo: “nella tua scuola (materna) ci sono bambini cinesi o giapponesi o neri o indiani?”

“No Nonno” mi dice con naturalezza, “nella mia scuola ci sono solo bambini…”

Mostra Manciù, l'Ultimo Imperatore, Treviso, Casa dei Carraresi, il piccolo Pu Yi a 2 anni (1907)

Mostra Manciù, Casa dei Carraresi, Pu Yi a 2 anni

Resto di sasso, colpito da questa frase; mi rendo conto che non contraddistingue i suoi compagnetti di scuola

per colore della pelle, per razza o per religione, diversità di cui neanche si accorge: essi sono tutti bambini, certo diversi per quei motivi per cui ognuno di noi è diverso da un altro, ma non è la razza o il colore della pelle che entrano a far parte di quelle differenze! Una sua amichetta, di cui parla spesso, é una bambina nera, ma per il mio nipotino non è una nera, è una bambina e basta.

Diamo voce ai bambini..![ii]


[i] Non ci avevo mai pensato, ma è facile constatare come non si preveda che ad una mostra possa andare un bambino: le vetrine sono in alto, non vi è un appoggio, bisogna prenderli in braccio. Per la verità neanche che faccia un commento se penso a quanto ci successe alla mostra di Melozzo da Forlì! (http://www.diabetologando.it/archives/1197)

[ii] Come si sviluppa una cultura per l’infanzia: Capendo che se i bambini sono il nostro futuro, noi siamo il loro presente…

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