Un giro nelle terre del Piave (Oderzo, Cimadolmo, Maserada e S. Polo di Piave) in nome della Prevenzione Cardio-metabolica
Posted on | maggio 7, 2011 | No Comments
Interessante serata quella trascorsa ieri sera con i cittadini di Cimadolmo, nell’ambito delle manifestazioni per la mostra dell’Asparago Bianco IGP, serata con cui abbiamo concluso il tour sulla prevenzione nelle terre del Piave, o della Piave, come si dovrebbe forse dire secondo vecchi testi e antiche abitudini che citavano appunto la “Plave”.
Un pubblico numeroso ha seguito con grande attenzione le relazioni non proprio facili in una sala accogliente destinata al Museo di San Michele di Piave.
Io ho parlato di Malattie Metaboliche, di obesità e di diabete sottolineando il loro stretto rapporto con le malattie cardio-vascolari, piaga dei nostri tempi.
Ho dedicato una parte dell’intervento all’obesità infantile, la quale desta sempre un grandissima sorpresa allorché si descrivono le pesanti conseguenze di essa: nessun si aspetta di sentir dire che un giovane obeso di oggi sarà un probabile ammalato di malattie cardiovascolari e di altro domani.
Ho ricordato anche come sia difficile definire oggi se un ragazzo sia obeso o meno, poiché ciò si stabilisce in base a certe “tabelle” e purtroppo a seconda di quelle che usi puoi arrivare a conclusioni differenti: parlando con alcuni medici di famiglia presenti alla serata, mi è stato confermato che in realtà il problema è quasi misconosciuto: non so se sia così veramente e volentieri riceverei il commento di altri medici in proposito oltre che dei pediatri.
La serata, certo faticosa per il pur attento uditorio, si è conclusa con l’interveno del Prof. Francini dell’Università di Padova, che ha fatto un excursus sui vari tipi di dieta ora in uso e suggerite da dietisti, da internet, talvolta dalle farmacie, ecc.: da quelle “bilanciate”sostenute dalla medicina ufficiale, alle più varie combinazioni che ora si trovano sul mercato.
E’ un capitolo molto interessante questo, cui io mi sono affacciato con una certa riluttanza.
Per formazione diabetologica e per le necessità che il metabolismo di un diabetico comporta e impone, io ho seguito il criterio della dieta bilanciata, pur allontanandomi dai canoni ristretti che la diabetologia impone, dopo la lettura delle linee guida della Joslin Clinic (uno dei più importanti centri di studi americano sul diabete). Ma mi sono convinto ieri sera che ad altri sistemi di dieta, a certe condizioni e per certe condizioni, possa essere utile avvicinarsi.
Ancora una volta, poi, mi è stato chiesto del colesterolo: “io ce l’ho familiare cosa faccio?” E poi ancora: “ma gli Americani si sa che son grassi, con quel che mangiano!”. Già, ma il 27% di sovrappeso obesità nell’infanzia nel Veneto è uno scherzo?
La serata quindi è stata utile anche a me, come mi auguro per partecipanti.
Diciamo anche il peccatuccio: si è conclusa con l’assaggio di un ottimo “Raboso”… della Piave, naturalmente.
Tags: asparago bianco Cimadolmo > dislipidemia > malattie cardiovascolari > obesità infantile e adolescenziale > Piave > raboso > stile di vita
Obesità Infantile: quali sono le conseguenze? (Parte 3°)
Posted on | maggio 3, 2011 | No Comments
Continuiamo con il tema Obesità Infantile. Abbiamo già visto quanto essa è diffusa nel mondo, in Italia e nel Veneto e quali sono i sistemi per “misurarla”.
Nella serie di diapositive che oggi vi propongo affronto la parte più spinosa e che certo può angustiare più di una persona.
Ma le cose così stanno e le cose serie si affrontano: ciò se si può fare se si conoscono.
Le conseguenze dell’obesità sono molteplici e spiacevoli, compiano già quando si è ancora giovani che diventano più severe quando si diventa adulti. Esiste la soluzione, però e questa certezza fa si che se ne possa parlare con relativa tranquillità. Ma se un problema non viene riconosciuto, non lo si potrà mai risolvere.
Tags: attività fisica > BMI > complicanze > fattori di rischio > malattie cardiovascolari > obesità infantile e adolescenziale > stile di vita
Libri. La passione di Artemisia, avventura di donna e di artista
Posted on | maggio 1, 2011 | 1 Comment
Che ne direste di parlare di libri?
Oggi è il 1° Maggio, festa dei Lavoratori e riposo per gli articoli scientifici. Così, dopo una lunga passeggiata lungo la “Restera” (nel trevigiano, non so altrove, si intende la strada che costeggia il fiume Sile e la sua riva sinistra), con il piacere di aver incontrato più di un mio paziente, che tormento con l’invito a passeggiare), ho terminato la lettura del bel libro di Susan Vreeland, La passione di Artemisia, brillantemente tradotto da Francesca Diano.
Io non sono certo in grado di commentare libri. Non ne ho la preparazione. Allora perché ne parlo? Beh, non mi intendo di musica, ma le suite di Bach mi commuovono lo stesso; non mi intendo di pittura, ma non mi perdo una mostra… insomma ciò che è bello è bello e tutti ne possiamo ricavare sensazioni coinvolgenti.
Quello che sto ascoltando in questo momento, ad esempio, la Elegia per l’Italia, un mix di Va’ Pensiero, Fratelli d’Italia e canti risorgimentali con un recitativo, composizione che Morricone sta presentando al Concerto del 1° Maggio, è semplicemente struggente: mi rincuora e mi ripaga di tante amarezze che come italiano sono costretto a subire, mio malgrado.
La Passione di Artemisia è bellissimo. Non solo perché richiama il tema delle persecuzioni delle donne, subite allora e ora sotto altra forma, ma perché ci mostra il modo di intendere l’arte, la pittura, il significato dei suo quadri, il ricercare aspetti che in un quadro dipinto da un uomo non possono essere rappresentati perché diversamente sentiti o non sentiti.
Ecco un passo: “… ricordai la mia delusione quando vidi la Giuditta di Caravaggio. Mentre segava il collo dell’uomo era del tutto passiva. Caravaggio aveva concentrato tutta l’emozione sull’uomo. Evidentemente non riusciva a immaginare che una donna fosse in grado di pensare. Io invece volevo dipingere i suoi pensieri… la determinazione, la concentrazione… Ma anche i pensieri di Oloferne: la confusione il terrore…”.
E ancora: “… la Maddalena penitente… voglio scoprire e rilevare un aspetto diverso da quello convenzionale di una peccatrice folgorata da una conversione non premeditata… ricordate Adamo ed Eva di Masaccio?… tutto il corpo di Eva è mente e sentimento… come il corpo di Eva è pensiero nelle mani di Masaccio, così voglio che anche quello della Maddalena divenga pensiero…”.
E poi c’è il tema della relazione Padre-Figlia sacrificata per la pittura, altro tema coinvolgente.
Wreeland naturalmente immagina e ricostruisce il percorso di sofferto di Artemisia. Ma lo fa con sapienza, donandoci una splendida possibilità di lettura.
Vi ho convinti?
Per conoscere meglio il personaggio di Artemisia Gentileschi e le sue opere clicca qui
Tags: artemisia gentileschi > attività fisica > restera > sile > susan vreeland
Eventi. Salvaguardiamo la nostra salute… curiamo il buon gusto e il piacere del buon cibo
Posted on | aprile 26, 2011 | No Comments
Segnalo un evento dal titolo Salvaguardiamo la nostra salute… Curiamo il buon gusto e il piacere del buon cibo, che si svolgerà il prossimo 6 maggio a Cimadolmo e a cui prenderò parte come relatore.
Per saperne di più clicca qui
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E così alla “Prova del Cuoco” oggi il tiramisù è stato… sconfitto. Convincente la motivazione?
Posted on | aprile 18, 2011 | No Comments
Non seguo solitamente La Prova del Cuoco, ma mi può capitare occasionalmente di “curiosare”. Oggi, per esempio è successo.
Al “torneo della casalinga” si confronta il “tiramisù”, in tre versioni differenti, con le “polpettine di alici”.
Treviso contro Formia. Alba Chiara verso Giuseppina. Splendide persone entrambe, e non ho dubbio che le polpettine siano eccezionali, ma io Alba Chiara la conosco e pure il tirasimù, dolce tutto trevigiano (basta leggere in wikipedia, c’è tutto) e quindi ovvio che tifassi per esso: ma è stato sconfitto. L’ingambissima Alba Chiara c’è rimasta un po’ male, però le gare sono gare e le sconfitte si accettano sportivamente.
Cosa c’entra questo post “metabolico” con il divertimento della prova del cuoco? Intanto non è detto che chi si interessa di metabolismo non debba amare la buona cucina…. Anzi!
Ma è che a giudicare il loro piatto e a decidere, tramite una votazione da zero a dieci con le palette, è stata una giuria composta da tre giudici ed una di essa ha mormorato una motivazione, nel votare, che a me non è piaciuta: “per via del colesterolo” il tiramisù è stato penalizzato.
Non vi aspettate che mi metta a fare il calcolo di quanto colesterolo ci sia nel tiramisù, in altri dolci piuttosto che nelle polpette. Ma cosa diavolo può entrarci il colesterolo con una gara alla prova del cuoco? E poi il tiramisù alza il colesterolo e gli altri dolci no? Siamo sicuri? Se si ragiona in tali termini la prova va reimpostata…!
In realtà mi è sembrato di capire che una delle giurate avesse personali timori sul colesterolo, donde il giudizio. Solo che siamo alle solite. Il problema è sempre quello: non si ragiona in termini di colesterolo, ma di tipo di dislipidemia.
- Se uno ha una dislipidemia congenita familiare importante, hai voglia di stare in dieta: questa certamente aiuta, ma ci vogliono farmaci.
- Se si tratta di una forma che risponde completamente alla dieta, come è spesso la ipercolesterolemia poligenica, allora certo questa è decisiva: ma non per questo ci si deve privare di un dolcetto ogni tanto: se ne deve tener conto, questo si, nel senso che l’eccesso va recuperato, va compensato o riducendo altri cibi lo stesso giorno o al pasto seguente, ma non mi priverei una tantum di assaggiare il tiramisù.E poi non è solo questione di colesterolo, ma di Fattori di Rischio nel loro complesso.
Dalla TV debbono partire sempre messaggi corretti su certi argomenti: non è che astenendoti dal tiramisù e magari abbuffandoti di altro metti a posto il colesterolo!
Oddio, certo, poi dipende da come è fatto…
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