Pratica clinica, miti e dogmi della medicina: frasi fatte e domande frequenti (2).
Posted on | gennaio 22, 2012 | No Comments
Continuo l’elenco iniziato nel precedente articolo. Sono frasi ed impressioni che ho raccolto durante l’attività clinica o qua e là. Credo sia interessante leggerle. Un po’ alla volta cercherò di dare chiarimenti sugli argomenti accennati.
- Con la bicicletta non si fa muscolo, inutile usarla per fare attività fisica..
- L’olio è leggero, posso prenderlo… e poi io prendo solo extravergine pugliese…,
- “..Mangio poco e ingrasso, guardi, dottore, proprio un piattino di pasta così!”…” Si, ma quanto pesa? “… “Ah, questo non lo so, non l’ho mai pesata”…”diciamo un 80 grammi?”…”beh, no, sarà si un 120…!”…”e le pare poco?”…”ma poi non mangio altro, solo un po’ di frutta… oddio, di questa tanta!
- Ma la frutta mica fa ingrassare?
- Cosa posso mangiare che non mi faccia ingrassare?
- Legumi? E quelli no che non li uso, mi hanno detto che fanno ingrassare…
- Mangio solo prodotti naturali… quelli non ingrassano, vero?
- Pensavo che la mela non facesse aumentare di peso… e poi io la mangio cotta…
- Faccio colazione solo con biscotti senza zucchero… quelli li posso usare, no?
- Marmellata? Solo senza zucchero… o fatta in casa… posso mangiarla, vero? E se aggiungo un biscotto è fatto in casa anche quello…
- Ho il diabete, cosa posso mangiare… o cosa mi fa male?
- Per favore mi dia l’elenco di ciò che non posso mangiare…
- E il latte fa male? io ne bevo molto…
- Tanto l’arteriosclerosi grave fa parte del normale invecchiamento, quindi è inevitabile e non si può fare nulla a riguardo… tanto vale…
- Per carità, niente medicine, solo prodotti naturali…
- Il colesterolo? Io lo curo con le “Statine Naturali”… ma è vero che bastano 7 noci al giorno?
- Sono incinta e ho il “diabete gestazionale”. Mi hanno detto che debbo fare colazione con pane o biscotti con uvetta, cereali e spremute di arance… fanno molto bene…
- Se comincio a curarmi con l’insulina, poi debbo farla per sempre…
- Se prendo pastiglie per il colesterolo o per la pressione sarò costretto a prenderle per sempre…
Mi piacerebbe avere la vostra opinione: se avete domande da porre, o spiegazioni o interrogativi, se volete integrare la lista, fatelo pure, potrà essere utile a tutti.
Tags: colesterolo e luoghi comuni > diabete > domande ricorrenti > frasi fatte
Pratica clinica, miti e dogmi della medicina: frasi fatte e domande frequenti (1).
Posted on | gennaio 21, 2012 | 1 Comment
Negli incontri con i miei pazienti, ma occasionalmente discorrendo fra conoscenti, è ricorrente sentirsi chiedere chiarimenti su aspetti della medicina così ovvi per certi versi che ti vien da dire “ma da dove l’hanno presa questa!”
In medicina i miti e i dogmi sono duri a morire[i]. Eccone un assaggio:
- Ho sentito dire che per dimagrire non bisogna mescolare carboidrati (gli zuccheri in genere, cioè) con le proteine…
- Io ho solo un po’ di glicemia… di zuccheri altini nel sangue… un po’ di pressione, di colesterolo…
- Come mai tu che sei magro hai il diabete? Non è possibile…
- La glicemia dopo pranzo non può essere più bassa di quella controllata prima di pranzo…
- Com’è possibile che abbia la glicemia al mattino al risveglio alta? Se non ho mangiato niente durante la notte?
- Ieri sera ho mangiato leggero e guarda che glicemia alta ho stamattina…
- Quello che serve è avere la glicemia giusta al mattino, dopo pranzo è inutile controllarla…
- Se misuro la glicemia dal dito della mano sinistra non trovo lo stesso valore che se uso un dito della destra: qual è la mano giusta per sapere la glicemia giusta? (per i controlli fatti a casa con gli appositi apparecchietti)…
- Ho usato 2 apparecchi diversi e ho trovato una glicemia differente: quale funziona meglio? Come faccio a saperlo?
- Il mio apparecchio non va bene: ho controllato la glicemia a casa e poi in laboratorio: che differenza!!
- L’insulina per il mio diabete? Quella non la farò mai…
Questa è una prima serie che offro alla vostra riflessione. Ne aggiungerò altre (continua).
[i] Da leggere: Jeremiah Stamler, Basso rischio e il mito/dogma di “non più del 50%”. In: Arch Intern Med, 2007, o tradotto in italiano in Progetto Cuore
Tags: convinzioni dei pazienti > domande frequenti > frasi fatte > miti e dogmi > modi di dire > modi di pensare
Camminare a 5 km/h è un’attività moderata o vigorosa?
Posted on | gennaio 13, 2012 | No Comments
Una volta deciso di dedicarci all’attività fisica per la nostra salute e per il nostro piacere, tanto vale farla bene, insomma che non sia fiato sprecato: e l’unico modo per saperlo è il misurarne sia l’intensità che la durata. Ne ho già parlato, ma è un punto così importante che vale la pena ricordarlo ancora aggiungendo qualche altra informazione.
Nelle linee guida si usa distinguere una “attività relativa” e una “attività assoluta” ad indicare 2 metodi per valutare l’entità della attività fatta. In pratica non ci interessa molto fare questa distinzione, basta sapere cosa si intende per l’una e cosa per l’altra. Vediamo.
1) Quando si parla di “Attività Relativa” ci si riferisce al fatto che
- possiamo stabilire il livello di sforzo compiuto ponendo attenzione a come riusciamo a respirare e alla velocità con cui il nostro cuore batte,
i. In pratica significa usare il Talk Test o Maximum Heart rate o le scale di Borg che ho descritto nei precedenti articoli.
2) Quando invece ci si riferisce ad una “Attività Assoluta”vuol dire che
3) semplicemente stabiliamo quanta intensa è la nostra attività in base al tipo di attività scelta:
- Le seguenti possono definirsi attività di intensità moderata:
i. Camminata di buon passo a circa 5 km/h o poco più;
ii. Acqua gym
iii. Andare in bici a circa14-16 km/h
iv. Giocare a tennis in doppio
v. Ballo in sala da ballo
vi. Giardinaggio semplice
- Mentre quelle descritte di seguito corrispondono ad un’attività di intensità vigorosa:
i. Correre o fare Jogging
ii. Nuotare interrottamente
iii. Tennis singolo,
iv. Danza aerobica,
v. Andare in bici a più di 15-16 km/h,
vi. Salto con la corda,
vii. Giardinaggio pesante (con lavoro di scavo o zappando)
viii. Escursioni in salita o con uno zaino pesante
Tutti gli esercizi sopra indicati fanno parte della “attività aerobica” (esercizio di resistenza), specie se fatti di intensità moderata o moderatamente intensa.
Scelto il nostro esercizio adatto al nostro scopo, il passo successiva è stabilire per quanto tempo farlo, e qui la cosa è semplice, poiché basta un orologio per misurare: 150 minuti distribuiti nella settimana è il minimo, ma almeno 250 se dobbiamo buttar giù peso.
Cominciamo a fare.. la passeggiata, dunque, di buona lena, perché purtroppo ho da darvi una brutta notizia: fare solo attività aerobica non è ancora sufficiente, poiché bisogna aggiungere almeno 2 sedute alla settimana di esercizi di potenziamento muscolare… ma di questo parlerò dopo che tutti noi ci saremo allenati…
No, Nonno, nella mia scuola ci sono solo bambini…
Posted on | gennaio 3, 2012 | No Comments
Giornata dedicata al mio nipotino, oggi, con programma di un giro in città, ammirare i Presepi allestiti in Santa Maria Maggiore, pranzare e poi visitare, a Ca’ dei Carraresi, la mostra dedicata alla Cina, “Manciù, l’Ultimo Imperatore”, 4° ed ultima di una serie iniziata qualche anno fa con “La Via della Seta”.
Nel 2010 Tommaso era proprio piccolo, ma il giro nella mostra di allora lo facemmo: la dinastia dei Ming: colori, statuine e lo straordinario rotolo di seta pieno di colori e figure, tutto lo colpì molto.
Oggi, dall’alto dei suoi tre anni e mezzo, osserva e annota molte cose. Cammina ovviamente, ma ad ogni vetrina mi si rivolge con un “ma io non vedo, Nonno” ed io o la Nonna lo tiriamo su, perché possa osservare[i]. Alla fine di ogni stanza scegliamo ciò che di più ci è piaciuto e certi grandi vasi colorati con i disegni del drago e lo straordinario trono dell’Imperatore o la nave-orologio ricevono un bel punteggio.
Ma poi da quel grande dipinto su seta raffigurante la cruda scena della caccia con l’arco e le frecce e la lepre che fugge più in là trafitta senza scampo, rappresentazione di un realismo e di uno splendore incredibili, resta affascinato e rattristato. “Non si fa, Nonno” dice cupo. Lo consoliamo, ma non è facile…
Alla fine guardiamo grandi figure di bambini splendidamente vestiti, e, sottolineando il profilo dei lineamenti “vedi? Sono bambini cinesi”, dico, e aggiungo: “nella tua scuola (materna) ci sono bambini cinesi o giapponesi o neri o indiani?”
“No Nonno” mi dice con naturalezza, “nella mia scuola ci sono solo bambini…”
Resto di sasso, colpito da questa frase; mi rendo conto che non contraddistingue i suoi compagnetti di scuola
per colore della pelle, per razza o per religione, diversità di cui neanche si accorge: essi sono tutti bambini, certo diversi per quei motivi per cui ognuno di noi è diverso da un altro, ma non è la razza o il colore della pelle che entrano a far parte di quelle differenze! Una sua amichetta, di cui parla spesso, é una bambina nera, ma per il mio nipotino non è una nera, è una bambina e basta.
[i] Non ci avevo mai pensato, ma è facile constatare come non si preveda che ad una mostra possa andare un bambino: le vetrine sono in alto, non vi è un appoggio, bisogna prenderli in braccio. Per la verità neanche che faccia un commento se penso a quanto ci successe alla mostra di Melozzo da Forlì! (http://www.diabetologando.it/archives/1197)
[ii] Come si sviluppa una cultura per l’infanzia: Capendo che se i bambini sono il nostro futuro, noi siamo il loro presente…
Tags: barriere > Casa dei Carraresi > diamo voce ai bambini > G. Castiglione > Mostra Manciù > Nipote > Nonna > Nonno > Presepio > razzismo > società multiculturale > Treviso
Festività ed eccessi culinari, il paradosso del diabetico: se fa insulina può eccedere a tavola, ma se prende pastiglie no.
Posted on | dicembre 25, 2011 | No Comments
Abbiamo visto come “parare” i colpi derivanti da quegli inevitabili eccessi culinari cui tutti andiamo incontro con gran piacere e qualche tardivo senso di colpa nel periodo natalizio.
Pur dovendo ragionare sul singolo caso, direi che non ce la possiamo cavare con una generica proibizione: facciamo l’eccezione, ma cerchiamo di gestirla acconciamente.
Nel precedente articolo ho parlato degli obesi, ipertesi ecc. In questo vediamo che consigli dare ai diabetici.
Chi ha il Diabete deve gestire gli occasionali eccessi alimentari seguendo quanto ho scritto in precedenza. Deve poi modulare la dose dei farmaci che assume per abbassare la glicemia, siano essi ipoglicemizzanti orali (iporali, cioè pastiglie) sia l’ insulina (che si somministra con iniezioni).
II linea di massima:
1) Sembrerà paradossale, ma si possono concedere più eccezioni alimentari a coloro che si curano insulina rispetto a chi prende pastiglie. Il motivo è semplice: l’insulina si presta a essere dosata con una scala di valori molto estesa, come dire che possiamo fare da 1 unità a 100 unità e più, se serve, addirittura variando di mezza unità; disponiamo quindi di un’ampia scala di valori fra cui scegliere la dose utile. Certo, bisogna saperlo fare. Ma un diabetico ben informato lo sa fare. E sa ad esempio che nel corso del pasto può ripetere piccole dosi d’insulina per far fronte, diciamo per bruciare, quello che mangia in più.
2) Quello che ho detto per la dose d’insulina non vale per la dose delle pastiglie. Chi prende pastiglie ha proprio poco spazio per mangiare di più, perché esse si prestano poco a essere aumentate senza rischi, salvo alcune e con riserva: non è possibile quindi dare consigli su come aumentare questi farmaci, variando da caso a caso; un diabetico però avrebbe dovuto ricevere già informazioni su questo punto.
3) Adesso dico una cosa che forse farà arrabbiare qualcuno: un diabetico, in cura con pastiglie già a dosaggio pieno, che voglia fare per il giorno festivo l’eccezione alimentare, per quel giorno dovrebbe somministrarsi l’insulina per farlo in sicurezza quanto alla glicemia. Altrimenti probabilmente si becca un 300 mg dl e passa.
4) E chi si cura solo con dieta? Questi diabetici devono sapere quanto possono mangiare in più impunemente, senza cioè che la glicemia s’innalzi troppo (diciamo che non sfori i 180 mg dl): per far questo debbono aver fatto delle prove. Poi, si potrebbero giovare di piccola dose di farmaco ipoglicemizzante per bocca adatto per quel giorno: ce la può fare, quindi.
In conclusione un diabetico per gestire una probabile elevazione della glicemia da eccesso alimentare festivo… deve essere attento e ben informato.
Tags: abusi e festività > diabete e feste natalizie > dose insulina > dose pastiglie > eccessi alimentari > gestione diabete > terapia diabete gestazionale