Feste natalizie: vengo (mangio) anch’io… no, tu no, ma perché? (2)
Posted on | dicembre 24, 2011 | No Comments
Continuo le considerazioni esposte nel precedente articolo: concediamoci l’eccezione alimentare, l’abbuffatina natalizia, ben difficile da eliminare, ma impariamo a farvi fronte con minor danno possib
ile. Ho dato alcune indicazioni agli obesi e agli ipertesi in trattamento, oggi affronto altre situazioni “dismetaboliche”. Vediamo:
Sai di avere ipertensione (pressione alta), ma non assumi farmaci?
In questo caso affrontare
la tavola natalizia riccamente imbandita o il veglione di Capodanno potrebbe proprio essere pericoloso: non sapresti come gestire il probabile aumento ulteriore di pressione, quindi, mi spiace, niente eccezioni culinarie: prima ti curi, dopo se ne parla.
E se soffri di Gotta?
Potresti avere una recidiva di attacco di gotta. I farmaci antigottosi vanno potenziati, va tenuta una buona diuresi alcalinizzando le urine. E’ probabile allora che ne esci indenne.
Ed il fegato grasso (steatosi)?
Qui debbo essere un po’ severo. Questo non te lo puoi tenere tranquillamente. Per la verità neanche l’obesità o l’ipertensione: vanno curate. Voglio dire che se hai scoperto in precedenza di esserne affetto, avresti dovuto correggere di corsa lo stile di vita in modo da non peggiorarlo se non migliorarlo.
Se lo hai ignorato, non è il caso di andarlo a stuzzicare con ulteriori abusi, ahimè! Meglio essere cauti, non esagerare e limitarsi a qualche assaggino. Ricordati però che il fegato con steatosi può diventare cosa seria.
E se hai una #mce_temp_url#dislipidemia (i grassi del sangue alti)?
Qui le cose possano essere complicate. Dipende dal tipo di Dislipidemia che uno ha e dalla cura in atto: ho già altre volte detto che non basta dire “ho il colesterolo alto o un po’ alto”. Bisogna che ciascuno sappia quale sia l’alterazione che è alla base dell’aumento del colesterolo o delle altre frazioni lipidiche: per l’appunto, il tipo di dislipidemia da cui è affetto. Leggete le schede mediche, vi troverete le informazioni essenziali sui Lipidi (grassi del sangue). Per cui:
1) Se si ha una ipercolesterolemia poligenica o eterozigote in trattamento con farmaci, grandi cose non succedono;
2) se invece uno ha uno dei tanti tipi di ipertrigliceridemia ci penserei due volte a spassarmela a tavola: si potrebbe avere una ipertrigliceridemia pericolosa, benché in trattamento: qui la cautela è d’obbligo.
Se quanto detto finora non lo sai o non lo sai fare?
Ahimè, dovrai saltare i festeggiamenti per quest’anno, imparare come fare, definire le tue alterazioni e… festeggiare in maggior sicurezza l’anno prossimo.
In caso scrivetemi: vi darò qualche suggerimento.
Tags: abbuffata > Capodanno > eccessi alimentari e dislipidemia > eccessi alimentari e ipertensione > fegato grass > Feste Natalizie > Natale > steatosi
Feste natalizie: vengo (mangio) anch’io… no, tu no, ma perché? Perché…(1)
Posted on | dicembre 23, 2011 | 2 Comments
Se hai una malattia metabolica, come a dire che sei affetto da diabete o da dislipidemia o se soffri di gotta o di ipertensione o se hai il fegato grasso non puoi permetterti di mangiare liberamente. E, in vista delle feste natalizie, certamente sarai subissato di minacciose indicazioni.
Ci si trova con parenti ed amici, si sta a tavola , si assaggia, si chiacchiera e tu… a guardare..!
Ed ora penserai.. “adesso ci si mette anche il diabetologo…”
E invece no. Io questa volta solidarizzo con i “dismetabolici”. Niente ramanzine e tantomeno rabbuffi.
Prenditi pure l’eccezione. Però gestiscila. Come? Ti do qualche indicazione. Beninteso, non posso che restare sul generico, quindi a ciascuno la responsabilità di decidere a proprio giudizio e meglio sarebbe seguire il consiglio del proprio medico.
Vediamo:
Sei obeso o in sovrappeso?
Sappi che il giorno di Natale, se festeggi, a fine giornata ti ritroverai con l’aver introdotto almeno 2000 calorie in più che si sommeranno inesorabilmente alle altre dei restanti giorni festivi. A fine ciclo… festivo potresti ritrovarti con 1-3 kg in più: guai se resteranno lì ad accumularsi con il resto.
Quindi concediti pure queste calorie, ma recuperale subito. Come? Beh, nei 2 giorni seguenti gran piatti di verdure e legumi con poco olio, latte di soja, frutta. E raddoppia l’attività: per quanti giorni? Questo te lo dirà la bilancia: fino a che il tuo peso non sia tornato quello di prima.
Patti chiari: se non sei disposto al recupero non potrai fare impunemente l’eccezione.
Hai un’ipertensione trattata con farmaci?
Valgono i suggerimenti dati agli obesi prima. In più:
é probabile che la tua pressione del sangue si innalzerà. Quindi potrebbe essere necessario aumentare i farmaci antiipertensivi per qualche giorno. E qui è complicato dare un consiglio generalizzando senza sapere che farmaci si prendono. Puoi però scrivermi, risponderò. Potrebbe bastare usare un diuretico o aumentarlo se lo stai già assumendo, perché di certo avrai introdotto più sale.
Direi però che non potrai esimerti dal controllare spesso la pressione, anche più volte al giorno, in modo da ricorrere a provvedimenti adeguati se questa si innalza inopinatamente.
Così avrai la misura di quanto… “osare” (continua)
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Attività Fisica utile e non dannosa: e se la facciamo “vigorosa”?
Posted on | dicembre 13, 2011 | 1 Comment
Un’attività moderata, come abbiamo detto, si ha quando la FC si attesta fra il 50 e il 70% della FC/max[i].
Se i BC/m’[ii] sono invece in range fra il 70 e l’85% del massimo consigliato per quella persona allora stiamo facendo un’attività intensa, vigorosa. Ed in effetti, se le condizioni di salute lo permettono, accanto alla più routinaria attività moderata bisognerebbe inserirci anche qualche “seduta” di attività intensa.
Prerequisito però è che si goda di discreta salute, che se si hanno patologie (diabete, ipertensione ecc.) queste siano ben compensate e che ci sia il benestare medico.
Però non è facile riuscire a eseguire un’attività intensa. Perché camminando in pianura, anche velocemente, se si è appena allenati, difficilmente riusciremo ad aumentare la FC fino all’80%.
Si deve ricorrere alla palestra, per esempio esercitandosi con attrezzi tipo i pesi, o bisogna fare non più una passeggiata, ma almeno una corsetta. Quello che si indica come “Jogging .” Correre, però è un’attività che bisogna saper fare: se uno non ha mai imparato non è proprio semplice che inizi non essendo giovane.
Allora? La bicicletta può essere una soluzione: si può riuscire a fare un’attività moderata o vigorosa a piacimento.
In alternativa… bisogna camminare in salita se abbiamo a disposizione una salita. In Italia questo non è proprio un problema… E’ certo che il cuore… in salita schizza via! Ed eccone la dimostrazione:
Guardate i grafici che sono qui accanto, perché ne sono un buon esempio: oramai li conosciamo, li ho illustrati nel precedente articolo. Quelli che trovate qui al lato sono la registrazione della faticosa salita al lago di Sorapìs che ho descritto qualche articolo fa, lungo il sentiero CAI 217.
Nel grafico 1 vedrete il profilo della salita come registrato da un navigatore che si usa nell’escursionismo (My nave): è evidente che la partenza è posta a circa 1380 m, poi per 2 km si percorre una strada in terra battuta nel bosco del tutto in piano o leggera discesa ed in fine si affronta il sentiero vero e proprio che si inerpica improvvisamente come la pendenza mostra e fino all’arrivo posto a poco meno di 2000 m.
Nel grafico 2 è rappresentata la FC come percentuale della FCmax (linea rosso scuro) e le pendenza (linea verde). In basso la distanza. E’ leggibilissimo che la FC per i primi 2 km si mantiene intorno al 60% della FCmax – attività moderata quindi – ma non appena la linea verde si impenna, anche la linea della FC si impenna cosicché le due linee decorrono quasi parallele. L’attività diventa quindi intensa con una FC fra il 70 e l’85%. Anche la discesa non è per niente agevole e difatti la FC resta fra il 65 e il 75%. La durata poi della passeggiata è stata di circa 6 ore.
Nel grafico 3 vi è aggiunta la velocità (linea blu con valori indicati a destra): essa è sui 5 km ora nella prima parte e non appena comincia la salita… praticamente si annulla, ovviamente, data la pendenza: ma anche ad una velocità di 1-2 km ora la FC/m’ resta molto alta, ad indicare la fatica fatta.
Questo tipo di attività non può rientrare certo in quelle da fare molto spesso. Nondimeno può essere fattibile per molti se si riesce a raggiungere un buon allenamento
Ve lo assicuro, riuscirci è proprio una bella soddisfazione… magari anche una sola volta nella vita!
[i] FC/max= sigla che indica la frequenza cardiaca massima sopportabile per quella persona: la FC si misura contando i battiti cardiaci, ad esempio al polso. Durante l’attività non di deve sforzare il cuore facendolo battere al proprio massimo, ma ad una determinata percentuale di tale personale valore.
[ii] BC/m’= sigla che indica il numero dei battiti cardiaci contati in un minuto
Tags: attività fisica > attività fisica vigorosa o intensa > cardiofrequenzimetro > escursione > Garmin 305 > grafico altimetria > grafico frequenza cardiaca > lago di Sorapìs > MyNave
Attività Fisica utile e non dannosa: come misurare la Frequenza Cardiaca
Posted on | novembre 21, 2011 | 1 Comment
Facciamo un piccolo richiamo su quanto finora detto a proposito di attività fisica: questa è a tutti gli effetti una vera terapia – per di più piacevole aggiungo io – che come tutte le cure va prescritta, va programmata e quindi non può essere fatta a caso o capricciosamente. In particolare:
1) va svolta con una certa frequenza,
2) deve durare un certo lasso di tempo,
3) deve essere giustamente intensa:
- se è troppo intensa potrebbe essere dannosa,
- se è blanda, meglio di niente, ma non ci fa raggiungere gli obiettivi fissati.
Nei precedenti articoli ho illustrato i mezzi disponibili per misurare l’intensità dell’attività; essi sono:
b) il conteggio dei battiti cardiaci in un minuto (bc/m’), cioè la Frequenza Cardiaca (FC/m’),
ed ho accennato ad altri 2 metodi, vale a dire:
c) La RPE (Ratings of percieved exertion) che è una scala messa punto da Gunnar Borg,
d) la lista delle attività suddivisa per intensità: dalla più leggera alla più pesante.
Oggi cercheremo di capire come si misura la FC/m’. Ecco in sintesi.
1) Prendere il POLSO:
- Il metodo più semplice è contare i battiti cardiaci (bc/m’) a livello del polso (vedi figura): dicono che sia semplice. Non credetici, non lo è. Io, che pure di polsi ne ho presi a centinaia, mentre faccio attività non ci riesco. Perché una cosa è contare i bc/m’ stando comodamente seduti, una cosa se si è in movimento o affannati.
2) Usare un cardiofrequenzimetro (CFM):
- Questo è il metodo più semplice e sicuro, ma costa un pochino e prevede la conoscenza di un po’ di tecnologia: per i giovani smanettoni problemi non ce ne sono, agli… anzianotti daranno una mano i giovani… (almeno spero).
1) compriamoci un CFM e studiamolo o facciamocelo programmare inserendo gli intervalli di frequenza cardiaca in cui dobbiamo restare,
2) indossiamolo e andiamo: scopriremo che il CFM fa tutto da solo: se andiamo piano, ci avvisa, se andiamo troppo forte, ci avvisa lo stesso… basta seguire le indicazioni.
Dopo di che scarichiamo la traccia sul computer e avremo il piacere di vedere quello che abbiamo fatto, controllare i nostri miglioramenti ecc.
Che apparecchio usare? Rischio di fare pubblicità e forse non è corretto: non ho nessun interesse a propagandare questa o quella azienda. Però posso dire che io uso il 305 della Garmin. Meglio il 310xt, perché vi dà un computo delle calorie bruciate più preciso. Ma probabilmente c’è di meglio e a buon prezzo. So che anche gli Iphone servono allo scopo.
Ve lo assicuro. È una soddisfazione vedere i propri miglioramenti, le tracce dell’attività fatta in Google Earth, magari quando andrete al Lago di Sorapìs. Per il sentiero 215, però non il 217!
Date pure un’occhiata ai grafici che trovate in questo articolo E’ quello che ottengo con il mio CFM, ma si possono ricavare molte altre informazioni (continua).
Tags: attività fisica moderata > battiti cardiaci per minuto > cardiofrequenzimetro Garmin 305 > Cimitero dei Burci > frequenza cardiaca > grafici attività fisica > Parco del Sile > polso > zone velocità e frequenza cardiaca
Attività Fisica: da moderata a intensa, quale differenza e come capirlo? Ancora un volta, misurandola…
Posted on | novembre 15, 2011 | No Comments
Come riferimento generale per tutti, come ho scritto nel precedente articolo alla cui lettera rimando, senza per ora distinguere fra persone con molti o pochi rischi cardio-vascolari ed a prescindere dalle condizioni di salute complessive, l’attività fisica auspicabile dovrebbe essere tale da far accelerare i bc/m’ in modo che la FC/m’ sia compresa fra il 50 e l’85% del massimo. Nel caso che abbiamo preso come esempio – adulto di 60 anni - ciò vuol dire un intervallo fra 80 bc/m’ come minimo e 136 bc/m’ come massimo.
Ognuno può quindi facilmente calcolare il proprio intervallo utile. Chi ha dubbi o difficoltà può consultare la tabella sintetica che ho preparato dove … troverete il conto già fatto.
Ora però vi invito a fare un altro passo avanti. Dobbiamo:
- imparare a distinguere fra attività moderata e attività vigorosa (intensa);
- metterci in grado di sapere se con sufficiente tranquillità per la nostra salute
- possiamo fare esercizio e di che intensità,
- in quale intervallo di frequenza cardiaca,
- di che durata e quante volte alla settimana.
Cominciamo dal primo punto:
v Attività Moderata[i]
- La frequenza cardiaca deve variare fra 50 e 70% del massimo; quindi, nel nostro caso:
- 220-60*0,5= 80 bc/m’
- 220-60*0,70= 112 bc/m’
- L’attività che comporta una FC/m’ fra 80 e 112 bc/m’ va consigliata alla maggior parte delle persone di 60 anni, previa valutazione medica: ma se manteniamo un ritmo di attività che comporti una FC/m’ più vicino a 112 che a 80 bc/m’, allora avremo fatto una esercizio moderatamente intenso di grande utilità (se non abbiamo controindicazioni).
- La frequenza cardiaca deve variare fra 70 e 85% del massimo; quindi:
- 220-60*0,7= 112 bc/m’
- 220-60*0,85= 136 bc/m’
- E questa è l’attività che va consigliata alle persone di 60 anni che siano in particolare buona forma: FC/m’ fra 112 e 136 bc/
[i] Guida Rapida alla Prescrizione dell’Esercizio dell’American College of Sports in Medicine http://exerciseismedicine.org/makeithappen.htm
[ii] Raccomandazioni della American Heart Association. http://www.heart.org/HEARTORG/GettingHealthy/PhysicalActivity/StartWalking/American-Heart-Association-Guidelines_UCM_307976_Article.jsp#.TrzuMs125eI
Il punto 2 è più complesso e lo svilupperò un po’per volta, ma in generale si può dire che.
- una persona senza particolari problemi ed a basso rischio cardiovascolare può con buona tranquillità dedicarsi ad una attività moderata, anche se naturalmente, specie se non ha mai fatto attività, consultare il proprio medico non è mai sbagliato;
- per coloro che sono a medio o alto rischio vascolare o con problemi specifici una valutazione medica approfondita è più che opportuna.
In conclusione, la misura della frequenza cardiaca è un ottimo metodo per stabilire l’intensità dell’esercizio, anche se resta il problema di come misurarla: di questo mi occuperò in seguito (continua).
Abbreviazioni usate in questo articolo: Frequenza Cardiaca: FC/m’; Battiti cardiaci in un minuto: bc/m’
[i] Guida Rapida alla Prescrizione dell’Esercizio dell’American College of Sports in Medicine http://exerciseismedicine.org/makeithappen.htm
[ii] Raccomandazioni della American Heart Association. http://www.heart.org/HEARTORG/GettingHealthy/PhysicalActivity/StartWalking/American-Heart-Association-Guidelines_UCM_307976_Article.jsp#.TrzuMs125eI
Tags: attività fisica > attività fisica moderata > attività fisica vigorosa o intensa > esercizio fisico > Frequenza cardiaca massima > frequenza cardiaca target